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sabato 23 ottobre 2010

Il tira e molla costituzionale

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tiramollaadventures

Sono mesi e mesi e mesi che intasano televisioni e giornali con questa storia del lodo Alfano, che poi non è un lodo ma una legge, e neanche una legge normale ma costituzionale. Invece di pensare alle cose che riguardano tutti i cittadini sono mesi che attoppano lo scarico del lavandino con questioni che riguardano quattro o cinque persone.

Hanno tutto il diritto, anzi il dovere di fare quello che ritengono opportuno per il bene del paese.

Arrivano ala fine e poi chiedono di ritirare tutto? Tutto a monte? e perché? Perché dicono: così si alimentano le voci dell’opposizione che usa questa storia infinita per attaccare il premier. Il che a pensarci bene rende evidente a tutti il corto circuito tra una legge costituzionale che dovrebbe essere super partes per eccellenza e condivisa da tutti o almeno da quasi tutti, e l’uso politico di parte e fazioso che si fa di un punto giuridico che invece dovrebbe appunto essere sopra al gioco tra le parti.

E poi se si è convinti che vada cambiata la costituzione, basta un sondaggio a far cambiare idea? Ma allora che idea si ha della costituzione stessa se con un sondaggio di gradimento negativo si butta a mare il tutto in dieci minuti? Non meriterebbe più rispetto la costituzione? Non meriterebbe motivazioni più salde e solide il mettere mano alla carta costituzionale?

Non meriteremmo noi una classe politica degna di rappresentarci? Seria e motivata da uno spirito di servizio, e non da un semplice e dopo tutto anche abbastanza squallido gioco politico e di potere a chi vince le prossime elezioni?

giovedì 14 ottobre 2010

Chi firma per Formigoni?

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Ecco alcune imbarazzanti risposte riportate oggi da Repubblica date da alcuni dei nominativi pescati dalle liste per la presentazione di Formigoni.

  • “Pazzesco, questi sono andati a recuperare il numero dei nostri documenti all’anagrafe. Io non sono formigoniano. Ho votato tutt’altro”.
  • “Siamo anziani, mio marito è a letto malato, glielo dico io che non ha firmato. Noi certe cose non le facciamo”.
  • “Guardi si sbaglia, non posso essere io”.
  • “Ho 93 anni le pare che io riesca ad andare in giro a firmare”.
  • “Mai votato per Formigoni, mai messo quella firma. Può controllare la data di nascita? Sono senza parole. Io ho votato Lega”.

Formigoni dichiara a fronte di tutto ciò: “Ho provveduto a chiedere ai partiti che hanno appoggiato la mia candidatura di capire e reagire dove ci fossero novità. Ma sono fiducioso. Finora abbiamo sempre avuto ragione

Che dire… un vecchio vizio dei nostri politici? Si vedrà. Forse.

martedì 29 settembre 2009

I Pirati al potere!!!

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"Oltre ad avere confermato Angela Merkel, le elezioni tedesche hanno avuto un risvolto interessante per quanto riguarda i partiti pirata europei. Il piratparteit ha riscosso un discreto successo: un due per cento comunque non sufficiente a superare la soglia di sbarramento del cinque per cento, requisito indispensabile per l'assegnazione di un posto al Bundestag.

Tuttavia il dato più interessante, come riporta Bild, è il voto dei giovani: il 13 per cento dei tedeschi che hanno votato per la prima volta avrebbe messo la fatidica X sopra il simbolo del partito pirata.

Secondo alcuni potrebbe essere un'ulteriore conferma della lenta ma costante crescita delle varie formazioni pirata europee, dovuta anche alla prima fondamentale vittoria in Svezia, dove il partito pirata ha piazzato il suo primo rappresentante al Parlamento Europeo."

martedì 3 marzo 2009

Le risate che te fai col PD

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Limortacci ao’, troppo divertente sto crollo del piddì. Che stavano facendo ridere tutti ce se n’erano iniziati a rendere conto subito dopo le politiche perse. Straperse. Stradistrutti alle politiche! Quelle verranno ricordate come le elezioni che spazzarono via le sinistre in Italia. Bella prova, complimentoni!

Quindi alla riscossa con Rutelli Sindaco. Bom! A Roma quelli di sinistra ancora si chiedono: “Ma come cazzo jè venuto in mente de ripresentallo, ma che non lo sapemo chi è? ma che non lo sapemo che fà? ma che non lo sapemo chi è su moje e su cognato? Ma che m’hanno preso davero davero pe ‘ncojone???”. Na pezza ha preso Rutellone. Na pezza che Rutellone ancora sta li, rosso rosso a cercà capì chi glie l’ha data questa cinquina, da dove è arrivato lo schiaffone? ’ha sentito, e come se l’ha sentito. Ma non ha visto chi è stato.

E’ stata la Realtà, a France’. La Realtà: quella cosa con cui se scontrano tutti. L’impicci della vita, che invece de diminuì aumenteno giorno dopo giorno. E nun je ne frenga na mazza a nessuno del correntone Dalemiano o Weltroniano o Margheritoso. Alla gente je frega der traffico la matina, che invece de sta co su fijo dopo scuola sta sur raccordo fino a cena. Pe duecento giorni all’anno, France’. La Realtà è questa, sa? Che te credi, de che te credi stamo a parlà?

Poi ariva Wartere. Se presenta come er salvatore de tutte le persone per bene e a modo. Pe lui è tutto un pò bruttino e lui lo vorrebbe un pò più caruccetto. Berluskoni c’ha un conflitto d’interessini. Le leggi vergogna se le guardi bene bene non sono poi male, so vergognosette. E bisogna mediare, e essere educatini e bravini. Che se mi dai un calcio nei denti io ti mando pure a quel paese, sà! Mica scherza Wartere! Mica te le manna a dì, no no, lui non le dice proprio. E impedisce che qualcuno te le venga a dire. Bella Wartere! Fine stratega! A fa così fai la figura de Flanders, er vicino dei Homer Simpson: che è talmente buonino e per benino che pare fesso pure in confronto a Homer.

E si che la ggente è strana e quindi al Circo Massimo erano due milioni, ma non ve sete accorti però che ‘sti due milioni de persone pensavano tutti: “questa è l’ultima volta che mi sbatto a venire ad una manifestazione, se qui veramente non se danno una bella sveja tutti, che ora non c’è già manco più la sinistra in parlamento!”. E invece giù a trattare col Berlusko, a immischiaccese insieme. Poi ritirà fori la storia del conflitto de interessi, che tristezza che è stato vedevvello fà. Brutto propio, o! Lì già un bel pò ne avevate persi. E da lì in poi tutto in discesa. Senza frenare. Ma a fasse certe corse in discesa senza freni su na grazziella mezza rotta aruzzinita de nonna non è un buon viatico verso un futuro sereno e con ampie prospettive. E infatti. Giù pe er clivio, na buca, nantra, a rompitelosso, un sercio, na gobba e nantro sercio,  vedi l’erba in basso, vedi er celo sopra, poi arivedi l’erba li’ sotto…. e bom: giù a cristo crocifisso. Pe tera cor grugno nee btreccole der serciato. Fa male eh?

E na grugnata oggi na sardegna domani, collamici e compagni che come te giri te tirano li cartoccetti e che ormai manco più alle seratone de risiko e film co fenech e montagnani te invitano più. Ormai te parlano alle spalle, te odiano, dicono che porti sfiga, che puzzi e nun te lavi, dicono quando non ci sei che c’hai l’alito pesante. Si mormora ormai nei corridoi che meni pure a tu moje. Inzomma te l’hanno fatte passà tutte, poro wartere. Tutte. A na certa nun t’ha aretto ppiù e jai sbottato. Te sei incazzato come n’ape! Se n’è accorto solo tu fratello: che te conosce bene, pe l’artri sembravi er solito fregnone allampanato che stava a di le solite cazzate.  Hai detto basta e te ne sei annato, sei stato bravo, ammazzate o’.

Te te ne sei ito allora! E mo speravi: saranno contenti quelli che m’hanno fatto fori, chi m’ha buttato fori e che diceva le nfamate ee spalle mo starà a festeggià. Te penzavi. Se pensavamo. Envece tutti a piagne e a rosicà che te ne sei ito. Ma come dici te: prima me metti li pali ar culo e poi te sorprendi che vado n’attimo in farmacia a pià na crema emolliente? Ma come funziona ‘sta sinistra: te sarai chiesto. Ma come cazzo state messi cor cervello, te sarai detto. Ma come cristo fate a davve le zappate su e gengive da soli e subito dopo mette li cojoni su aa brace, ma come fate ao’?

E si, mo te te le stai a fa ste domanda, wartere. Noi semo anni che see stamo a ffa’, wartere, ee stesse. Pe franceschini dovemo aspettà che la galassia inverta er senso de rotazione pe vedello rendese conto anche solo che che è svejo. Bella wartere, vièè qqua’ co nnoi, viè coll’amici a cantà pure te che so tutti ladri e zozzi. Daje wartere, che ce so rimasti du tiretti.