Non c’è nulla da dire, essere un tifoso romanista è diverso da tutto il resto. Nessuno può obiettare. Tifare per una squadra che esprime 
un gioco così inorgoglisce: sempre brillanti, corretti, mai cattivi, intelligenti, spettacolari e con un cuore così. Non da ultimo un rispetto per i tifosi ed una consapevolezza di dover essere sempre all’altezza della situazione, anche moralmente, di una piazza così importante. E’ bello vedere i giocatori in campo dare il massimo per onorare la maglia, per soddisfare la voglia dei tifosi, per inorgoglirsi di quei colori. E bellissimo è sentire il pubblico che incita e sostiene, anche dopo sei sconfitte consecutive ed inattesssime ad inizio campionato, quando tutto sembra contro e il mondo è alla rovescia, quanto tutto va storto e il mercato estivo sembra essersi risolto in acquisti sbagliati e sòle clamorose, quanto è buio in campo senti le curve illuminarsi dei cori dei tifosi, innamorati come bambini della maestra, loro spingono e non si arrendono, anche loro vogliono sostenere la loro parte nella lotta, loro ci credono fino alla fine. Ed oggi s’è visto il perchè abbiano ragione: Roma – Genoa: 3-0. Una partita fatta di nervi e tecnica, tocchetti e cariche maschie, takles al limite del tendine d’achille e colpi di tacco brasileri.
Il calcio è bellissimo. Diventa magico quando scende in campo la Roma.
