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martedì 29 settembre 2009

La Gabanelli naviga in burrasca

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Che schifo di informazione che ci ritroviamo in Italia.
Ma ce la meritiamo? che abbiamo fatto di male? ...ah, già: abbiamo votato il Berlusca!!!! Che scemi, eh?!

"Quattro anni fa mi sono stati chiesti 130 milioni di euro di risarcimento per un fatto inesistente, e la sentenza è ancora di là da venire. Se alle mie spalle invece della Rai ci fosse stata un’emittente più piccola avrebbe dovuto dichiarare lo stato di crisi. Visto che ad oggi le cause pendenti sulla mia testa sono una trentina, è facile capire che alla fine una pressione del genere può essere ben più potente di quella dei politici, e diventare fisicamente insostenibile. Questo avviene perchè non esiste uno strumento di tutela. L’art. 96 del codice di procedura civile punisce l’autore delle lite temeraria, ma in che modo? Con una sanzione blanda, quasi mai applicata, che si fonda su una valutazione tecnica paghi questa multa perchè hai disturbato il giudice per un fatto inesistente. Nel diritto anglosassone invece la valutazione è sociale, e il giudice ha il potere di condannare al pagamento di danni puntivi: chiedi 10 milioni di risarcimento per niente? Rischi di doverne pagare 20."
via Corriere.it

lunedì 28 settembre 2009

La resistenza nel terzo millennio

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Oggi come oggi i fucili e le bombe servono solo nelle guerre in paesi lontani per "esportare la democrazia", il che è già un bel paradosso!

Per la lotta interna invece ci si gioca tutto a colpi di notizie, giornali, telegiornali e televisioni. E internet, fortunatamente.

Così come i partigiani sessant'anni fa, con differenti estrazioni politiche ma uniti in una causa comune, ecco ora giornalisti di centro di destra e di sinistra esporsi in un'arena comunicativa, dichiarando la propria indipendenza prima e dicendo quel che si ha da dire subito dopo. Sembra quasi di sentire un urlo all'assalto e poi parte la carica con baionette e fuoco di copertura.
Si sentono poi i cannoni del nemico in risposta, ad arginare e rintuzzare l'attacco. E' una vera e propria guerra campale nelle pianure dei media.

Siamo quindi alla guerra civile mediatica? A giudicare da quel che si vede, e ad essere pessimisti, si direbbe di  proprio di si.
"I ministri del governo Berlusconi, secondo quello che raccontano al telefono i loro amici, hanno sbarrato per mesi la strada alla promozione di un magistrato che aveva osato indagare su uno di loro. La vittima è l'ex procuratore aggiunto di Bari Marco Di Napoli che nel 2006 aveva chiesto l'arresto di Raffaele Fitto, allora Governatore della Puglia e ora ministro delle Regioni."