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venerdì 15 ottobre 2010

Il Partito dell’Uomo Qualunque è su Facebook!

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Il Partito dell’Uomo Qualunque è un uomo qualunque ma 2.0.

E’ un social chiunque che dice cose qualsiasi nel network delle persone.

Chi ha le orecchie può dire sempre qualcosa.

Chi ha le mani cammina dritto.

Chi resta stupito non ha mai sorprese.

chiunque è qualunque.

qualunque è chiunque.

tutti siamo qualcuno.

tu sei l'uomo qualunque.

l'uomo qualunque sei tu.

giovedì 14 ottobre 2010

Il (super)mercato degli spioni online

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lo spione

Oggi c’è un interessantissimo articolo sul Wall Street Journal sul mercato dei dati personali.

Ci sono persone ( e software) che raccolgono dati su di noi in ogni angolo della rete. Nei forum, nei blog, su facebook, su twitter, ovunque ma proprio ovunque.

E’ un mercato florido, floridissimo, che va diventando sempre più importante raddoppiando quasi ogni anno. Siamo sull’ordine delle centinaia di milioni di dollari, in costante ascesa verticale.

Certo noi le sappiamo certe cose e non ci spaventano, on line ci sono tutti e tutti ci possono guardare, è uno dei principali pregi della rete. Però facciamo attenzione, siamone consapevoli. Ad ogni click che facciamo, ad ogni link che mettiamo fu Facebook, ad ogni catalogo on line che sfogliamo.

Siamo liberi tanto quanto siamo consapevoli. Esattamente come nella realtà fisica così anche nella rete di zeri e uni.

lunedì 9 marzo 2009

Voglio “Le Iene” a capo della polizia investigativa!

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LeIeneshow2009 O cavolo! Saranno due o tre mesi che quando vedo “Le Iene” in tv non posso fare a meno di pormi sta domanda: ma come cavolo è che se una Iena si mette in testa di beccare un truffatore, un ladro, un giro di spacciatori, un giro di papponi, un giro di scommesse, un giro di contrabbando… qualsiasi cosa insomma, beh: le Iene ci riescono, magari in una settimana, magari in un mese ma alla fine qualcuno lo beccano. E invece la polizia o chi di dovere sta bello li che non ci riesce?

La cosa non è banalissima, considerando che:

  1. Nei servizi di cui sopra “Le Iene” vengono contattate dopo che le vittime già si sono rivolte alla polizia o a qualcuno di “preposto alla funzione”.
  2. Se “Le Iene” sono contattate dopo è evidente che il “preposto alla funzione” non è funzionale alla sua preposizione.
  3. Quasi sempre si tratta di casi che marciscono lì da mesi se non da anni.
  4. Con qualche telefonata, molte buone ideuzze, e un paio di baffi finti “Le Iene” riescono a “sgominare” vere e proprie “reti criminali”. E’ proprio così. E te lo fanno vedere come è facile fottere chi ti vuol fottere facendogli credere di essere un pollo mentre inece stai videoregistrando tutto, e fuori hai la squadra pronta ad intervenire in caso di bisogno. Ottenendo praticamente sempre confessioni e rese.
  5. Riescono a farlo talmente bene che poi noi lo rivediamo a colori e in stereo a casa sul divano. Voglio dire: registrano, intercettano, filmano, dimostrano, domandano, capiscono, stanano… tutto il repertorio, insomma!

Perché allora le “forze dell’ordine”, allertate e chiamate in causa da quegli stessi cittadini non sono riuscite a risolvere? Sono addestrati a farlo, no? Quello che vedo fare alle Iene in tv la polizia lo dovrebbe fare cinquanta volte al giorno per ogni segnalazione. E invece pare di no. Pare che è meglio che chiami “Le Iene”. Perché? Dov’è che mi sbaglio? Perché mi sbaglio, vero? Non posso credere che sia veramente così…

sabato 22 novembre 2008

L'ammazza blog dell'ignoranza

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E come ti sbagli.
Hanno fatto una idiozia prima a fare il ddl ammazzablog, che subito ci riprovano!
Ma secondo me la cosa peggiore non è il fatto che cerchino di imbavagliare la rete: noi tutti sappiamo che è impossibile fermare la rete. La cosa preoccupante è che lo fanno per prenderci dieci euri a cranio come blogtassa. Lo stanno facendo per quello!
E siccome pensano solo a curare che la fascia intercettata sia bella ampia in modo da raccogliere ben bene i balzelli, nemmeno si pongono la questione del bavaglio alle voci dei cittadini e al diritto di espressione. Non sono in malafede, sono stupidissimi: fanno un lavoro delicatissimo ed è evidente che non ne sono in grado, certe cose non le sanno propio.
Daltronde è così da cinquant'anni.