O cavolo! Saranno due o tre mesi che quando vedo “Le Iene” in tv non posso fare a meno di pormi sta domanda: ma come cavolo è che se una Iena si mette in testa di beccare un truffatore, un ladro, un giro di spacciatori, un giro di papponi, un giro di scommesse, un giro di contrabbando… qualsiasi cosa insomma, beh: le Iene ci riescono, magari in una settimana, magari in un mese ma alla fine qualcuno lo beccano. E invece la polizia o chi di dovere sta bello li che non ci riesce?
La cosa non è banalissima, considerando che:
- Nei servizi di cui sopra “Le Iene” vengono contattate dopo che le vittime già si sono rivolte alla polizia o a qualcuno di “preposto alla funzione”.
- Se “Le Iene” sono contattate dopo è evidente che il “preposto alla funzione” non è funzionale alla sua preposizione.
- Quasi sempre si tratta di casi che marciscono lì da mesi se non da anni.
- Con qualche telefonata, molte buone ideuzze, e un paio di baffi finti “Le Iene” riescono a “sgominare” vere e proprie “reti criminali”. E’ proprio così. E te lo fanno vedere come è facile fottere chi ti vuol fottere facendogli credere di essere un pollo mentre inece stai videoregistrando tutto, e fuori hai la squadra pronta ad intervenire in caso di bisogno. Ottenendo praticamente sempre confessioni e rese.
- Riescono a farlo talmente bene che poi noi lo rivediamo a colori e in stereo a casa sul divano. Voglio dire: registrano, intercettano, filmano, dimostrano, domandano, capiscono, stanano… tutto il repertorio, insomma!
Perché allora le “forze dell’ordine”, allertate e chiamate in causa da quegli stessi cittadini non sono riuscite a risolvere? Sono addestrati a farlo, no? Quello che vedo fare alle Iene in tv la polizia lo dovrebbe fare cinquanta volte al giorno per ogni segnalazione. E invece pare di no. Pare che è meglio che chiami “Le Iene”. Perché? Dov’è che mi sbaglio? Perché mi sbaglio, vero? Non posso credere che sia veramente così…
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