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giovedì 14 ottobre 2010

Il (super)mercato degli spioni online

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lo spione

Oggi c’è un interessantissimo articolo sul Wall Street Journal sul mercato dei dati personali.

Ci sono persone ( e software) che raccolgono dati su di noi in ogni angolo della rete. Nei forum, nei blog, su facebook, su twitter, ovunque ma proprio ovunque.

E’ un mercato florido, floridissimo, che va diventando sempre più importante raddoppiando quasi ogni anno. Siamo sull’ordine delle centinaia di milioni di dollari, in costante ascesa verticale.

Certo noi le sappiamo certe cose e non ci spaventano, on line ci sono tutti e tutti ci possono guardare, è uno dei principali pregi della rete. Però facciamo attenzione, siamone consapevoli. Ad ogni click che facciamo, ad ogni link che mettiamo fu Facebook, ad ogni catalogo on line che sfogliamo.

Siamo liberi tanto quanto siamo consapevoli. Esattamente come nella realtà fisica così anche nella rete di zeri e uni.

mercoledì 13 ottobre 2010

Greenwashing. Ovvero usare l’ecologismo nella pubblicità. Per fregarti.

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Anche in Italia comincia a esserci una certa attenzione al fenomeno del greenwashing come si legge dalla ricerca di greenbean.it sulle campagne di comunicazione realizzate nel corso del 2008/2010.
Lo studio ha individuato 83 aziende che hanno pianificato una campagna pubblicitaria proponendo come messaggio principale temi legati alla sostenibilità.
Tra queste ben 53 presentano i sei errori in cui più comunemente incorrono i responsabili marketing italiani quando promuovono un prodotto “green”.
Basta evidenziare una singola caratteristica ritenendola sufficiente per classificare come “green” il prodotto, ignorando completamente altri aspetti più importanti. Di fatto quasi tutte le campagne analizzate da greenbean.it cadono in questo errore.
Altri fornirscono dati e informazioni presentandoli come garantiti, ma se li garantiscono loro stessi. Tipo conflitto di interessi, un concetto a molti familiare.
Insomma se vedete un qualsiasi prodotto che si fa bello con il verde, leggete bene, riflettete pensando sempre che vi stiano prendendo in giro. Solo dopo aver riflettuto acquistate o desistete a seconda se vi abbiano convinto o meno. Perchè quelli seri che fanno dell’ecosostenibilità il loro core business e lo pubblicizzano giustamente vengono fregati da chi invece usa gli stessi argomenti per convincervi in modo mica tanto onesto.

mercoledì 10 dicembre 2008

Una nuova economia è alle porte, bussa e scampanella, se non gli apriamo prima noi butterà giù la porta!

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Ecco qui, l'ISTAT ( ovvero quelli che hanno il compito di distorcere il più possibile i dati a disposizione ) pubblica il suo rapporto trimestrale sull'andamento dell'economia nazionale ed europea, e son brutte cose.
Dice che stiamo andando maluccio, sia in termini tendenziali ( rispetto all'ultimo trimestre ), sia in termini congiunturali ( rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente ).
Ce lo aspettavamo, no? Eh si, ce lo aspettavamo.
Ora sommaci la crisi dell'Alitalia che si sta mangiando bei miliarducci senza cavare un ragno dal buco ( o un dc9 dall'hangar ), poi considera la giusto giusto prossima crisi della fiat, che farà uno scatapumpuuummm che non s'era mai visto prima uguale, tutte le produzioni scendono, i lavoratori vengono licenziati, crisi. E' la cisi.
Poi aggiungi che il cittadino perderà ben presto fiducia nelle banche e negli investimenti, succederà non appena inizieremo a vedere i primi onesti cittadini distrutti dal fatto che in banca tutti i loro rsparmi si sono volatilizzati, perchè manca poco tempo ancora e inizieremo a vedere anche queste scene.

Il risultato di queste somme e interazioni nessuno può saperlo, ma tutti possono vedere che sarà un qualcosa di poco piacevole comunque.

La rivoluzione partirà dal basso, e attraverso il loro buco di culo gli arriverà al cervello. Una volta preso possesso del cervello, beh allora le cose inizieranno a cambiare per tutti. Dai che una nuova economia è alle porte, bussa e scampanella, se non gli apriamo prima noi butterà giù la porta!