mercoledì 13 ottobre 2010

Al min. La Russa je piacciono i soldatini.


Ma qual'è il rapporto di causa-effetto individuato dal ministro tra i quattro Alpini uccisi la settimana scorsa in Afghanistan e la necessità di bombardarlo?

Sono nove anni che lo bombardano, sto martoriato stato. Anzi i nove anni post 11/9 più le decadi precedenti arriviamo ai trenta anni. E cosa si è risolto con le bombe in trent'anni? Diciamo zero? Diciamo zerovirgola? E allora non sarebbe il caso di pensare a qualcosa di più intelligente che il tritolo sulla testa delle persone che sono decenni che se le vedono fischiare addosso?

Poi il dichiarare che i soldati italiani non hanno mai torto un capello ai civili in Afghanistan mi pare quantomeno ottimistico. Ricordiamoci di quel che successe in Somalia con i nostri cari pacificatori che aiutano i bambini e distribuiscono sorrisi. Magari la realtà è un pò più complessa dell'esercito dei Buoni contro le schiere del Male.

Certo nelle scatolette dei soldatini ci si trovavano i Buoni e i Cattivi, i Cowboy e gli Indiani. Salvo che c'è una gran differenza tra i soldatini di plastica e gli esseri umani di carne. Bisogna andare un po' oltre i soldatini dei bambini, bisogna capire e comprendere gli uomini, accettare le differenze e soprattutto sentire la pietà per chi ha avuto la semplice sfortuna di nascere in un posto dove non ha mai visto un giorno in cui le pallottole di qualcuno non attraversino il cielo.

Siamo "libri di sangue", come disse qualcuno.

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